Alloggio e Auto-sostentamento
A Srikoraphum, nella provincia di Surin – nord della Thailandia – sono state effettuate la costruzione di un alloggio e la realizzazione di un progetto di auto-sostegno per un nucleo familiare composto da dieci persone, di cui Hua e Pairat sono i capi famiglia.
La costruzione è costituita da una piccola struttura in pilastri e il tamponamento in blocchi di cemento, ha una pianta di 50 mq ed è posta su due piani; nel piano terra si trovano la cucina, i servizi e uno spazio aperto per le attività giornaliere, anche quelle lavorative. Il primo piano è composto da due grandi stanze adatte per accogliere la famiglia e le loro tradizionali stuoie per la notte..
L’intervento ha previsto anche la realizzazione di un piccolo allevamento di pesci, maiali e polli, nonché una piccola coltura di verdure per consentire l’autosussistenza all’intero gruppo familiare.
Nel definire il progetto, nel verificare i documenti, i permessi e l’avanzamento dei lavori abbiamo potuto godere della preziosa esperienza di Chauvalit Yingyune, che con la sua disponibilità ha dato a Moses la possibilità di essere fisicamente vicina ai luoghi degli interventi.
La costruzione del piccolo fabbricato è iniziata nel maggio 2006, e nel luglio dello stesso anno è stata realizzata la copertura e una parte del tamponamento. Nel settembre del 2006 la famiglia ha già potuto iniziare ad abitare la casa, mentre il trasloco definitivo è stato completato nei mesi successivi.
La Storia
Patrizia Saccaggi e Francesco Baietti, due dei soci fondatori di Moses Onlus, nel 2004 sono stati soccorsi da Hua e Pairat, che hanno permesso loro di salvarsi miracolosamente dall’Onda.
Umili e generosi, i due thailandesi, hanno accolto come fratelli i due sopravvissuti dando loro qualcosa con cui coprirsi, acqua con cui dissetarsi e soprattutto sorrisi e affetto per rincuorarsi e tornare a vivere.
Insieme hanno guadagnato la collina di Ban Sak, insieme hanno atteso i soccorsi sino a notte fonda, insieme hanno tremato e sono tornati a vivere.
Un legame fatto di sguardi e sorrisi, ma orfani di un linguaggio convenzionale, un legame di poveri fra poveri, ricco del bene più grande: la vita.
Questo legame è stato cercato, voluto e ritrovato, non senza fatica, nel Marzo 2005.
La povertà estrema in cui versava la ritrovata famiglia di Hua e Pairat era incredibile: alloggiati nella foresta, in una baracca al limite dell’umano, tra animali e disagio, senza alcun mezzo, senza alcun aiuto, dimenticati da tutti.
Hua e Pairat provenivano dall’area della Thailandia più in difficoltà: il Nord-Est. Lo tsunami aveva tolto loro l’umile lavoro: manovale lui, venditrice ambulante lei.
Nei primi mesi dopo la distruzione la speranza toccava lo zero anche per chi era originario della zona e poteva contare sui pochi parenti rimasti, figurarsi per chi, come Hua e Pairat provenivano da un’altra regione.
Ricordando come Hua si era prodigata per i pochi superstiti con la sua generosità, abbiamo voluto conoscere meglio la situazione e, vincendo man mano la vergogna e la timidezza che contraddistinguono il popolo thai, abbiamo saputo delle loro origini lontane, della loro voglia di tornare in quella casa dove dormire senza la paura dell’onda.
Abbiamo cercato dapprima di essere loro utili nelle modeste esigenze del quotidiano come loro avevano fatto con noi, ma non era sufficiente, dieci paia di occhi erano lì a ricordarcelo e farci ricordare.
Venendo a conoscenza di un progetto istituito dal re, che aveva approfondito la tematica dell’auto-sostentamento per le fasce più povere della Thailandia, abbiamo deciso di intervenire.
Il progetto era riportarli a casa, dando loro non solo un tetto, ma un luogo dove attraverso l’agricoltura e l’allevamento potessero mettere il cibo in tavola, creando un circolo virtuoso tra le due attività realizzate da Moses. Un ciclo semplice dove nulla va sprecato e dove la vita di ognuno diventa vita per altre vite, nell’immediato, nella semplicità.
Nell’Ottobre 2006, Hua e Pairat hanno finito la loro casa e hanno aggiunto alcuni maiali, dei polli e una vasca per i pesci. Nulla poteva e può essere sprecato in queste circostanze.
Arare il terreno non è stato difficile e la terra generosa non ha mancato di ripagare gli sforzi di Hua e Pairat con abbondanti raccolti.
Una piccola realtà vera e viva stava nascendo lassù, nella grande pianura di Surin, dove la siccità si alterna all’allagamento, dove una povera famiglia ha ricominciato a vivere con un po’ di dignità e di speranza, dove i componenti più piccoli vanno a scuola, dimostrandosi anche bravi nonostante i tanti problemi, facendo riempire d’orgoglio i fondatori di Moses Onlus alla vista delle pagelle piene di elogi.