Bahn Nam Khem è un villaggio situato nell’area di Khao Lak, l’area dove lo tsunami del 26 dicembre 2004 ha fatto più vittime e dove i danni materiali sono stati i più ingenti sull’intero territorio thailandese.
Proprio a Bahn Nam Khem – grazie alla collaborazione dell’Ambasciata Danese, che ha provveduto all’acquisto del terreno; di CODI, l’istituto governativo che ha gestito il post emergenza realizzando un censimento dei bisogni relativi alla ricostruzione; di Chumchontai, Ong thailandese che ha gestito diversi interventi e con Moses ha concordato e firmato un vero e proprio contratto per ricostruire 12 alloggi di circa 70mq – Moses Onlus ha realizzato il suo primo intervento a favore dei sopravvissuti allo tsunami.
Il contratto fra Chumchonthai Foudation e Moses Onlus è stato firmato a Surat Thani, alla presenza del Vescovo Mons. Prathan Sridarunsil ha fatto da testimone. Il monsignore è una figura molto stimata dalla popolazione per la sua grande competenza dimostrata nell’opera di coordinamento e gestione degli aiuti della Caritas internazionale, sia durante che dopo l’emergenza tsunami.
La costruzione è stata seguita dai soci di Moses già dal posizionamento del cartello di inizio lavori, avvenuto nel luglio 2005. Nel dicembre dello stesso anno e nei mesi di gennaio e aprile del 2006 i soci di Moses hanno assistito al tracciamento e all’esecuzione delle murature.
Il tutto si è concluso con l’inaugurazione avvenuta il 27 luglio del 2006.
Per leggere il Progetto Completo
Ban Nam Kem – La Storia
“Un seme di speranza per Khao Lak”
1. Primi programmi – Verifica dei Bisogni – Incontri e ringraziamenti.
2. Divulgazione del progetto – Materiale divulgativo e supporti.
3. I Nostri partners.
4. Raccolta fondi – verifiche e preparazione del contratto.
5. Definizione degli Accordi – Firma del Contratto – Inizio Lavori
6. Raccolta fondi – Gestione del Contratto
7. I giorni in Cantiere
8. Peculiarità del Progetto – Perché la Thailandia e Khao Lak?
Le caratteristiche che definiscono il progetto sono:
– La natura dei “promotori” che, consapevoli di avere avuto in dono una nuova vita, sono tornati “sui luoghi”, hanno direttamente conosciuto l’entità dei bisogni, cercato e trovato contatti, individuato progetti ed interlocutori, e che hanno messo il loro impegno per ogni azione di preparazione e di controllo a di tutela dei fondi investiti.
– Nella verificata necessità delle opere da realizzare e nella possibilità che ogni sostenitore possa verificare di persona gli interventi a cui ha contribuito.
– Nel metodo operativo, infatti,l’intervento ha avuto come fine quello di realizzare delle opere la cui necessità è sta verificata preventivamente, e per la cui attuazione non è stata fatta alcuna cessione di danaro, ma la sottoscrizione di un contratto, con ONG Tailandese, testimoniato dal Vescovo di Surat Thani, Mons. Giuseppe Prathan. La scelta della Thailandia è dovuta al fatto che i Soci Fondatori di Moses e promotori del progetto, hanno avuto conoscenza dei luoghi e di interlocutori che hanno consentito loro di portare avanti le indispensabili verifiche sul territorio sia sui bisogni che sulle possibili modalità operative. La scelta di Khao Lak, è conseguente al fatto che circa l’80 % delle vittime Tailandesi, si è verificato in questa zona, creando anche enormi danni agli insediamenti sia abitativi che turistici.
Primi programmi – Verifica dei Bisogni – Incontri e Ringraziamenti
Qualche giorno dopo il ritorno in Italia, alla fine di dicembre 2004, attraverso i contatti cercati ed ottenuti nei giorni successivi al disastro con due amici e operatori nel turismo, Robin Pinkaew e Mario Grimaldi, abbiamo cominciato la raccolta di informazioni sulla situazione post-maremoto, sui bisogni reali della popolazione e su possibili interlocutori e/o referenti contrattuali, preparandoci in tal modo ad utilizzare al meglio i 10 giorni della nostra programmata permanenza in loco nel successivo mese di Marzo. Nel mese di Febbraio abbiamo deciso che lo strumento indispensabile per potere dare affidabilità e credibilità alle nostre intenzioni e dotarci dilla capacità operativa necessaria per operare verso ogni interlocutore era la costituzione di una Associazione: il 10 Marzo, abbiamo fondato Moses Onlus.
Durante la permanenza in Thailandia del marzo 2005, le prime azioni svolte, sono state quelle rivolte alla ricerca delle persone Thai che nell’occasione del disastro ci hanno fornito aiuti concreti, mettendo a disposizione la loro conoscenza del territorio, le loro poche scorte alimentari ed i loro vestiti e, procurando a noi sopravvissuti, oltre ai mezzi di sopravvivenza, quelli per difendersi in un ambiente ostile come la giungla. Ognuna di queste persona è stata trovata, ringraziata ed aiutata per le necessità che ha mostrato di avere nella contingenza di quei giorni. Successivamente , e più tecnicamente , i preziosi giorni di Marzo,sono stati dedicati a:
1. Verificare di persona la situazione in cui la popolazione viveva ed i conseguenti bisogni elementari.
2. Ad avere colloqui, con la fondamentale collaborazione di Robin Pinkaev e Mario Grimaldi, con: responsabili dell’Istruzione, autorità locali, e dirigenti dell’Istituto Statale, CODI, deputato dal Governo Thai al coordinamento della ricostruzione.
3. A incontrare presso la Diocesi di Surat Thani Mons. Prathan, che ha condiviso l’impostazione del Progetto di Moses, ed ha accettato di verificarne l’affidabilità e dato disponibilità ad essere testimone della firma del contratto.
Divulgazione del Progetto – Materiale Informativo e di Supporto
La conseguenza degli gli incontri avuti e dei rapporti impostati, hanno delineato la possibilità di realizzare la partecipazione ad un intervento promosso, progettato e coordinato da Codi.. Nel mese di Aprile 2005, CODI ci ha fornito gli elementi che sono stati alla base del progetto che abbiamo condiviso, e che abbiamo pubblicamente proposto allo scopo di individuarne i necessari sostegni. Al fine trasmettere la nostra testimonianza di sopravvissuti, di fare conoscere la situazione dei territori Tailandesi colpiti dal maremoto e di fare conoscere il Progetto, abbiamo prodotto un opuscolo sintetico, un “Giornalino”, “I GIORNI REGALATI” e, assemblando immagini inedite a quelle che abbiamo filmato personalmente, un DVD. Questo materiale, insieme al Progetto sottopostoci da CODI, ai contenuti ed all’impostazione dell’ iniziativa è stato di grande aiuto nei confronti dei vari interlocutori: singole persone, aziende e istituzioni , ai quali ci siamo proposti ed abbiamo proposto il progetto, chiedendone il sostegno.
I Nostri Partners: CODI e CHUMCHONTHAI
1 ) CODI: Istituto Statale che ha censito i bisogni e definito i progetti, favorendone la ricerca di Fondi ed i contatti fra le entità finanziatrici e quelle organizzatrici ed esecutrici.
Minstry of Social Development and Human Security CODI Community Organizations Development Institute 62/17-18Asia rd. T Kao Jiak A.Muang Phattalung 93100 Thailand.
Il CODI è un’organizzazione “ PUBBLICA” che risponde al Ministero dello Sviluppo Sociale e della Sicurezza e lavora per rafforzare l’organizzazione delle comunità su tutto il territorio nazionale. Codi è la sola Organizzazione Governativa che ha lo scopo di individuare i bisogni e realizzare progetti di ricostruzione edilizie in aree povere urbane della Thailandia: ha realizzato interventi edilizi in 210 quartieri poveri. per 15.000 famiglie negli ultimi 2 anni. In occasione del disastro CODI è intervenuto subito nelle operazioni di soccorso lungo la costa occidentale del paese e con le esperienze acquisite negli interventi di recupero abitativo, è intervenuto nell’affrontare la ricostruzione dopo lo tsunami, utilizzando 30 “ gruppi di lavoro”. CODI, si avvale della collaborazione di 11 NETWORK – gruppi di lavoro- di Comunità , Organizzazioni Non Governative di volontari in 90 comunità colpite. La stessa CODI ha costruito 4 insediamenti di abitazioni provvisorie per 752 famiglie di senzatetto, per un tot. di 3.000 persone nella prov. di Krabi e di Phang Nga. CODI è il coordinatore dell’insediamento temporaneo di Bang Muang, il centro più grande della provincia di Phang Nga con 512 Famiglie ed è uno dei membri fondatori del Save Andaman Network (SAN) , una organizzazione di 6 ONG e altre 40 organizzazioni di supporto che lavorano per il recupero delle comunità colpite dallo tsunami. SAN ha istituito 34 cantieri navali, per costruire e riparare almeno 1700 piccoli pescherecci, ha organizzato la raccolta di fondi da utilizzarli per la creazione di nuovo lavoro, organizzando gruppi di persone per la realizzazione di reti da pesca, esche, coltivazione di funghi, affitto di moto, lavanderie e pitture batik.
2 ) CHUMCHONTHAI FOUNDATION: Organizzazione Non Governativa , costituita da volontari professionisti che ha costituito il nostro interlocutore contrattuale con il compito di gestire la costruzione materiale de “Villaggio di Ban Nam Khem” attraverso l’organizzazione tecnica, le forniture dei materiali e l’esecuzione delle opere attraverso l’impiego , anche della mano d’opera costituita dai futuri abitanti del villaggio stesso.
CHUMCHONTHAI FOUNDATION – NGO 2044/18 New Petchaburi Road. Huay Khwang Bangkok 10320 Thailand www.chumchonthai.or.th
Chunchonthai Foundation, è una ONG che promuove e sostiene lo sviluppo delle comunità povere nelle aree urbane e rurali . Sviluppa dei piani per migliorare lo standard di vita delle stesse comunità in cooperazione con “operatori” governativi e non, occupandosi anche della realizzazione degli stessi. È stata fondata nel 1992 con il nome di Chumchonmuang Foundation ( Fondazione della Comunità Urbana). Nel 2002 la stessa ha assunto il nome attuale che significa Fondazione della Comunità Thailandese, occupandosi da allora anche delle zone rurali. Gli obiettivi che muovono l’organizzazione sono:
Promuovere ed agire come centro di riferimento per la cooperazione fra Agenzie Governative e private, inclusi “ organizzazioni od associazioni di solidarietà”nazionali ed internazionali, nati per consentire lo sviluppo delle comunità rurali ed urbane, e migliorarne le condizioni di vita.
– Incoraggiare e sostenere organizzazioni e “ varie componenti sociali” responsabili delle attività per lo sviluppo delle comunità sia urbane che rurali e promuovere la ricerca e lo sviluppo delle specializzazioni delle varie attività produttive.
– Occuparsi delle pubbliche relazioni che promuovano attività di sviluppo per le comunità attraverso vari tipi di mezzi di comunicazione, compreso la radio e Tv, internet ed ogni tipo di promozione.
– Cooperare con Organizzazioni umanitarie e/o di solidarietà per realizzare opere di pubblico interesse, sia in condizioni di interventi programmabili che di emergenza.
Raccolta di Fondi – Verifiche e preparazione del contratto.
Dalla metà di Aprile a metà Giugno, abbiamo divulgato la iniziativa basata sul Progetto di CODI, attraverso la nostra testimonianza e al materiale preparato a supporto. La comunicazione sulla iniziativa è stata portata avanti in modo diretto, incontrando singole persone e/o rappresentanti di Aziende o Istituzioni. Abbiamo ottenuto buoni risultati, trovando condivisione e sostegno sia sul territorio di Campiglio, Pinzolo e della Val Rendena, che in quello del Comune di Sirmione, dove risiedono due dei nostri Soci Fondatori, nonchè in quello di Bologna, e… sorprendentemente in quello della “lontana Trieste” dove l’intesa e la sensibilità dei nostri interlocutori: l’ideatore del Progetto “ PHUKET SMILE”, Massimo Piùbello e l’Assessorato allo Sport Del Comune, ha fatto sì che la nostra iniziativa fosse scelta come destinataria dei fondi raccolti della partita di Basket organizzata all’uopo, e disputatali 2 Maggio 2005; essere stati oggetto di questa scelta incondizionata da interessi campanilistici, è stato un grande riconoscimento al progetto e ci ha fornito di un determinante sostegno economico e di energie positive. Anche Sul territorio di Bologna abbiamo trovato supporto da parte di alcune persone che,“Soci Sostenitori” hanno dato visibilità al progetto e organizzato eventi risultati di significativo sostegno. Grande è poi stata la soddisfazione di avere un link sul sito ufficiale del “Tiziano Terzani Fun Club”.
Ai primi di Maggio, la nostra attenzione ha riguardato la problematica specifica del progetto di cui le corrispondenze con CODI, avevano fatto emergere alcuni aspetti non chiari legati alla proprietà e disponibilità del terreno su cui edificare, e poiché si profilava la possibilità che il progetto potesse non godere della completa legalità, abbiamo chiesto ai funzionari di CODI la possibilità di rivolgere il nostro impegno verso una iniziativa nella quale fossero chiari i diritti sulla superficie da edificare. CODI nei giorni successivi ci ha informato della volontà dell “Ambasciata Danese” di finanziare l’acquisto di un terreno in Ban Nam Khem. La situazione si è evoluta positivamente facendo coincidere questa opportunità con la disponibilità di un terreno adatto ad un progetto per BNK che CODI stava ultimando. Abbiamo quindi proceduto all’acquisizione dei documenti attestanti la proprietà ed il progetto di massima. IL nostro rapporto, da questo momento, ha cambiato interlocutore: CHUMCHONTHAI FOUNDATION. Abbiamo interloquito a lungo con i suoi funzionari per la stesura di un contratto che, essendo da noi voluto con standard italiani, ha in un primo momento creato qualche incomprensione, poi superata. Abbiamo così raggiunto un accordo sulla bozza contrattuale, sugli allegati , e sulle garanzie.
Definizione degli Accordi- Firma del Contratto – Inizio Lavori
Gli scopi della seconda missione a Khao Lak durata dal 24 Giugno al 24 Luglio 2005,sono stati:
– Cercare tutti gli amici che con noi avevano condiviso l’esperienza del 26 dicembre, dandoci aiuto, conforto e speranza, sia quelli incontrati in marzo che gli altri.
– Fare visita ai villaggi di Tung Va, Ban Muang, Ban Nam Khem , alle scuole di Ban Sak e di Ban Nam Khem , per verificare: la progressione delle ricostruzioni, le condizioni di vita dei sopravvissuti ancora residenti negli “insediamenti provvisori” , e le loro esigenze effettive.
– Incontrare nell’insediamento provvisorio di Ban Muang, la Comunità a cui sarebbero state assegnate le abitazioni in progetto a cui stavamo lavorando, allo scopo di confrontare gli elementi acquisiti dall’Italia sui loro bisogni , sulle loro scelte e sull’effettiva condivisione del progetto.
– Incontrare i funzionari di Chumchonthai NGO, allo scopo di perfezionare il contratto, venire in possesso degli allegati contrattuali di cui non avevamo ancora la disponiblilità, definire gli aspetti emersi dalle esigenze del “ Comitato del Villaggio”..
– Avere dal Vescovo di Surat Thani, Monsignor Joseph Prathan, la conferma della possibilità di firmare il contratto presso la Diocesi, e con la sigla della Sua testimonianza.
– Stilare il contratto definitivo completo di allegati, e procedere alla sua Firma
– Dare inizio ai lavori.
Negli incontri con il Comitato del Villaggio di Ban Nam Khem, abbiamo avuto da Mr. Sagdà, il coordinatore e futuro responsabile del villaggio, l’elenco delle famiglie destinatarie delle abitazioni, e la conferma che la tipologia del progetto e la sua collocazione sul territorio soddisfavano le esigenze degli assegnatari degli alloggi. L’accordo con Chumchonthai Foundation NGO, è giunto solo dopo avere visto, rivisto, e poi confermato,condizioni già discusse e ritenute superflue e troppo restrittive. I documenti “allegati al contratto” come, Organigramma della NGO, deleghe alla firma, estratti della proprietà del terreno, ci sono stati forniti dopo diversi incontri, e nel caso dei disegni, non sufficientemente chiari, abbiamo incaricato uno studio tecnico di Phuket di produrre adeguati elaborati. La firma del contratto, come già concordato con Monsignor Prathan, è avvenuta il giorno 21 Luglio a Surat Thani, ed alla stessa ha partecipato, con soddisfazione, una ampia delegazione dei destinatari degli alloggi. Il contratto era impostato in due fasi:
– Una seconda, da definire, in funzione dei fondi disponibili, comprendente una Surgery e/o una Community House , da definire entro 15 settembre 2005, nel caso che gli elaborati successivamente , fossero risultati adeguati ed i costi congrui. I pagamenti erano previsti a Stati di Avanzamento lavori, documentati da foto e dal riscontro di Robin Pinkaew, delegato al controllo della qualità e dell’avanzamento lavori. Nei giorni successivi alla firma del contratto hanno avuto inizio i lavori di riempimento e è stato montato il cartello di cantiere nella soddisfazione generale.
Raccolta Fondi – Gestione del Contratto
Nel corso dell’Estate 2005 sono continuati incontri tesi a promuovere la raccolta di fondi , e, sono state realizzate alcune iniziative: come Help Phuket Smile a Trieste, l’assegnazione da parte della Associazione Trasporto Infermi di Madonna di Campiglio della metà del ricavato netto della manifestazione di beneficenza svoltasi a Pinzolo e Bocenago, e La Festa del Sorriso a Sirmione. La gestione contratto con Chumchonthai NGO, ha richiesto molto tempo ed impegno che sono stati indirizzati fondamentalmente su:
– La proposta progettuale ed economica su una possibile seconda parte di lavori.
– La problematica legata al cambiamento del progetto che comportava un aumento dimensionale della case. – Sui tempi di avanzamento dei lavori, poco si è potuto fare in quanto è stata la stagione delle piogge a dare i maggiori ed inevitabili condizionamenti sui tempi di realizzazione del riempimento di tutta l’area. – Per quanto riguarda l’eventuale estensione del contratto relativa alla Community House ed eventuale Surgery, Chgumchonthai ha formulato proposte inadeguate, sia dal punto di vista dimensionale che dei costi, assolutamente non in linea con quelli delle case, e di conseguenza si è deciso di rimandare ogni decisione . – Sul terzo punto, poiché in contratto, nessuna variazione era prevista, senza il consenso preventivo di Moses Onlus, abbiamo ritenuto di far proseguire i lavori senza concedere alcun aumento.
I Giorni in Cantiere
Ai primi di Dicembre 2005, quando i Soci Saccaggi e Baietti, si sono recati in cantiere,la situazione dei lavori era quella immaginata: tutte le fondazioni eseguite e qualche muro tracciato. L’assistenza tecnica che Chumchonthai avrebbe dovuto prestare a “Villaggeri”, era completamente mancata con la conseguenza che le modalità costruttive erano state così lasciate alla “buona volontà” degli inesperti costruttori con scarsi risultati tecnici e tempi di realizzazione enormemente allungati. I soci di Moses Onlus hanno cercato la condivisione con i componenti il villaggio, che, senza aiuti avevano fatto ciò che era nelle loro possibilità, promettendo, in cambio della demolizione di qualche “muretto”, l’ assistenza quotidiana nel “ri-tracciamento” delle case e quella tecnica per la costruzione. E’ nata una collaborazione quotidiana durata 45giorni nei quali oltre a realizzare i tracciamenti, si è dato assistenza alla realizzazione delle murature, non solo nelle 12 case assegnate a Moses ma a tutte quelle del villaggio ( 50 case). Questa condivisione e messa in comune di intenti ed azioni, ha creato una atmosfera di grande familiarità, stima e, possiamo dire, affetto reciproco, questo ha consentito ai volontari di Moses, di ripartire il 14 gennaio, con tutte le case tracciate e con buona parte dei muri ad un avviata definizione, e in alcune casi, pronti per ricevere la copertura..
In Aprile, sono state tre, le settimane necessarie, prima, alla presa d’atto dell’avanzamento dei lavori in ritardo sui programmi, poi alla gestione di una dichiarata insufficienza del budget contrattuale. Quest’ultima controversia si è conclusa faticosamente, ma con soddisfazione; sono stati necessari più meeting con acquisizione e controllo di documentazione che hanno portato alla definizione di un aumento contenuto, e giustificato sia dall’aumento della superficie delle case, che dagli aumenti dei carburanti che negli ultimi mesi avevano toccato il 55%. Con Chumchonthai, si è raggiunto un accordo per un impegno a terminare i lavori entro giugno ed l’inaugurazione di tutto il villaggio entro luglio 2006.
Nei giorni di Luglio 2006, i “Villaggeri” vivevano già orgogliosamente nelle nuove abitazioni, ognuno alle prese con una novità vissuta in modo autonomo e con soddisfazione. I giorni sono trascorsi nel favorire gli ultimi lavori in preparazione dell’Inaugurazione del 27, della quale si avuta certezza solo quando, pochi giorni prima, e “arrivata” la corrente elettrica . Il fermento per l’avvenimento si è trasformato in eccitazione quando abbiamo portato nel villaggio gli scivoli, le giostre e un piccolo gazebo ( sala) per i bambini, la cui contagiosa felicità ha accompagnato la preparazione di piccoli giardinetti e l’ornamento delle case con fiori festoni e bandiere. Alle 7 del mattino del 27 Luglio, 9 Monaci hanno pregato e benedetto le case, hanno intonato le loro sacre litanie e portato a termine i loro benaugurati rituali. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza .del Governatore della provincia di Phang Nga, del Consigliere dell’Ambasciata Italiana, Dott. Gianluca Greco, di una rappresentanza danese, di Monsignor Joseph Prathan, vescovo cattolico della diocesi di Surat Thani, dei fondatori di Moses Onlus, Francesco Baietti e Patrizia Saccaggi e una moltitudine gioiosa e festante. Il taglio del nastro ha visto la concretizzazione di un progetto unico, in cui Thailandia, Italia e Danimarca hanno lavorato in maniera sinergica ed efficace e dove gli aspetti interreligiosi hanno dato una grande lezione di vita.