Sho Me – Sittwe – Rakhine State
Dov’è Sho Me?
Saranno 2 anni il prossimo 1 Aprile, quando per uno strano scherzo del destino, ci trovavamo a Sittwe, impegnati nel visitare luoghi bisognosi di aiuto di un Myanmar lontano, su consiglio di una cara Amica di Verona.
Si votava quel giorno in Myanmar, un voto che era pieno di promesse e di paure.
Il profumo soave di futuro era nell’aria, insieme a quello acre del regime militare che sembrava si nascondesse per colpire piu’ forte.
Prima visita Sho Me
Incontri, attese, strette di mano, euforia, speranze disattese, frustrazione, tristezza, pericolo, caparbietà, speranze ritrovate, viaggi, corse, ricerche, tempo perso, tempo ritrovato, tentativi, esiti negativi, esiti positivi, bugie, meeting, verità scoperte, determinazione, riuscita, guerra civile, fermarsi, ripartire, perdere e ritentare e finalmente, RIUSCIRE.
Una sequenza di emozioni e stati, di verbi, di sostantivi e di aggettivi, per ripercorrere 2 anni , a volte realmente frustranti, a volte con il cuore gonfio di gioia. Due anni non facili, ma che guardando i nostri bimbi timidi di Sho Me, guardando la purezza dei loro cuori, ci fanno sentire di non aver sbagliato nel crederci, nel voler continuare, nonostante.
Violenze a Sittwe
Finalmente dopo lunghe contrattazioni possiamo costruire la scuola, il via libera ci rende felici e anche un po’ orgogliosi, ma mentre le fondamenta della prima scuola in mattoni, che poi diventera’ in mattoni e legno per motivi di budget, Ivano, caro e insostituibile, Amico di Moses parte per un viaggio Lontano e ci lascia tutti piu’ soli.
Amava profondamente la Birmania e Moses. Volevamo ricordarlo e continuare a farlo vivere anche su questa Terra cosí, in silenzio, Francesco ed io decidevamo di dedicargli la scuola di Sho Me.
Quando lo abbiamo detto ad Elisa, la sua Compagna, lei si è subito sentita di voler sposare la causa e fare di un grande dolore personale, la gioia per tanti piccoli bambini sconosciuti.
Ivano avrebbe amato quest’idea, ne siamo sicuri!
Lavori di Costruzione
La raccolta e’ iniziata, con Elisa, gli amici di Ivano, gli amici di Moses, e tutte le forze che avevamo.
Con barchette che trasportavano mattoni, cemento e legname sul Lemro, nella stagione delle piogge, con i carichi persi, con le prime fondamenta, cresceva in noi la consapevolezza che una piccola realta’ stava realizzandosi e che gli sforzi e le delusioni non erano state vane.
Lo scorso Giugno 2013 la piccola scuola sul fiume Lemro ha iniziato le lezioni.
Mancavano i libri, le lavagne, i banchi , le povere divise, come ogni scuola birmana che si rispetti, gli stipendi per gli insegnanti, passo dopo passo abbiamo fatto tutto.
Moses ha fatto di tutto per poter affrontare gli impegni e gli Amici di Moses hanno fatto il resto con la loro generosità
Inaugurazione Scuola
Il primo Marzo, dopo un lungo viaggio dall’Italia, Elisa con Maria Laura, Tiziana ed Elia sono arrivate a Sittwe.
Portavano con loro regali preziosi: la Coppa Italia vinta e donata dal Team di Baseball per Ciechi di Firenze, Ivano era il loro allenatore ed e’ partito per il Cielo una settimana prima che la vincessero la coppa, e una magnifica cartina dell’Italia.
Il villaggio ci aspettava in festa, tutti in attesa sul greto del fiume, come aspettando l’arrivo di un sogno.
I bimbi gioiosi aspettavano le visitatrici con fiori e canti, il comitato scolastico aveva preparato cartelli augurali ed i Monaci aspettavano per benedire la scuola, il villaggio e tutti i bimbi.
Un pranzo importante fatto di pollo, maiale, riso e frutta ha rallegrato tutta la comunità e concluso la giornata.
Vedevamo, negli occhi di Elisa, nascosti dietro occhiali scuri, la vera emozione di chi non piange per chi non c’e’ piu’, ma chi vede i risultati di una vita spesa per gli altri.
I timidi bimbi hanno intonato “Fra Martino” in Chin, la lingua Chin non ha molte canzoni, ed e’ stato commovente.
Il vecchio Monaco ha speso parole bellissime, piene d’amore e riconoscenza, ed ha concluso dicendo: “Non li dimenticate!”
Moses non dimentica, il suo obiettivo non e’ costruire una scuola, come una cattedrale nel deserto, ma aiutare seriamente comunita’ intere a crescere, con insegnanti preparati, istruzione seria e continua per i bambini, progetti alimentari di autosostentamento, rendicontazione e reporting continuo e meticoloso.
Non un centesimo va sprecato o dimenticato, sotto i colori di Moses e dei suoi Amici.